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Il pensiero forte
Il pensiero forte
DEBORD
e la società spettacolare di massa
IN ACCORDO ALLA TRADIZIONE SITUAZIONISTA, SU QUEST'OPERA NON VI È ALCUN COPYRIGHT, ALCUN DIRITTO D'AUTORE, DI TRADUZIONE O DI EDIZIONE. RISPETTIAMO IN TAL MODO L'INDICAZIONE CHE COMPARIVA NEI NUMERI DELLA RIVISTA INTERNATIONALE SITUATIONNISTE: «TOUS LES TEXTES PUBLIÉS PEUVENT ÊTRE LIBREMENT REPRODUITS, TRADUITS OU ADAPTÉS MÊME SANS INDICATION D'ORIGINE».
pp. 320 (formato 12x17) - ill. - € 19,00
(2017)
[il pensiero forte .24]
«Per noi e tutti coloro che iniziano a guardare quest'epoca in maniera demistificata, non esisteva già più arte moderna, esattamente come non c'era più attività politica rivoluzionaria, da nessuna parte, dopo la fine degli anni '30. Il loro ritorno oggi non può essere che il loro superamento» (Guy Debord, Les situationnistes et les nouvelles formes d'action dans la politique ou l'art).
Quest'anno ricorre il 60º anniversario di fondazione dell'Internazionale situazionista (Cosio d'Arroscia, 28 luglio 1957) e il 50º dalla prima pubblicazione de La società dello spettacolo. L'interesse per tale libro - scritto da Debord nel 1967 (alla vigilia dei grandi movimenti studenteschi del '68) - tende a cresce col passare degli anni. Ci è sembrato giusto, quindi, far conoscere meglio la figura di questa sfuggente personalità destinata ormai a una fama crescente. Giorgio Amico offre una ricostruzione «classica» della vita di Debord, parlando anche delle sue storie personali, delle sue esperienze politiche e delle vicende a lui collegate dell'Internazionale situazionista.
1. Gli anni oscuri (1931-1950)
L'enfant perdu - Un passato rimosso - La scoperta del surrealismo - Lo sbarco dei lettristi a Cannes
2. La traversata del lettrismo (1951-1952)
Saint Ghetto des Prets - Debord lettrista - Il cinema senza immagini - Lo «scandalo Chaplin» e la rottura con Isou
3. La prima fase dell'Internazionale lettrista (1952-1954)
Una nuova Internazionale - Ivan Chtcheglov e i misteri di Parigi - La scoperta del «passaggio a nord-ovest» - L'urbanismo unitario
4. Gli anni di Potlatch (1954-1956)
L'epurazione del 1954 - Potlatch, la pubblicazione più impegnata del mondo - Asger Jorn, un marxista critico - Debord marxista - La fine di Potlatch
5. Verso la creazione dell'Internazionale situazionista (1956-1957)
Il Congresso di Alba - L'affaire di Bruxelles - Una unificazione difficile - Il Rapporto sulla costruzione delle situazioni - La «Conferenza» di Cosio d'Arroscia
6. Dopo Cosio d'Arroscia: la costruzione del mito (1957-1960)
Si deve creare una leggenda su di noi… - Essere nel mondo, ma non essere del mondo - Una rivista di tipo nuovo - Il rapporto con l'arte: una questione irrisolta - Il dibattito Debord-Constant e la conferenza di Monaco - Contro il cinema - Memorie
7. Cronache situazioniste (1960-1961)
Le espulsioni - L'uscita di Constant - La Conferenza di Londra - La guerra d'Algeria e il Manifesto dei 121 - Henri Lefebvre, un amore finito male - Un professore contro la società delle merci
8. Debord militante politico (1961-1962)
La crisi del Pcf e dello stalinismo - L'avvicinamento a Socialisme ou Barbarie - La militanza in Pouvoir Ouvrier - Le dimissioni di Jorn e la Conferenza di Göteborg - Le Tesi di Amburgo, l'espulsione del gruppo Spur e la lotta contro il «nashismo»
9. Per il potere dei consigli operai (1962-1967)
Una avanguardia rivoluzionaria di tipo nuovo - La Conferenza di Anversa e la campagna contro il totalitarismo cibernetico - La rivolta di Watts, la contestazione giovanile e le lotte del Terzo mondo - La VII Conferenza dell'IS - Lo scandalo di Strasburgo - La società dello spettacolo
10. Ascesa e caduta dell'Internazionale situazionista (1968-1972)
Ben venga Maggio… - La macchina del recupero - La Conferenza di Venezia e la lenta agonia dell'Internazionale situazionista - La «Vera scissione nell'Internazionale situazionista»
11. L'amara vittoria di Guy Debord (1973-1994)
Gérard Lebovici, editore controcorrente - L'autoesilio in Italia - Il periodo spagnolo - Un borghese amante del lusso? - L'affaire Lebovici - Diventare invisibili - Gli anni di Champot
12. Il mondo brucia. Debord vive
Bibliografia
[il pensiero forte .24]
«Per noi e tutti coloro che iniziano a guardare quest'epoca in maniera demistificata, non esisteva già più arte moderna, esattamente come non c'era più attività politica rivoluzionaria, da nessuna parte, dopo la fine degli anni '30. Il loro ritorno oggi non può essere che il loro superamento» (Guy Debord, Les situationnistes et les nouvelles formes d'action dans la politique ou l'art).
Quest'anno ricorre il 60º anniversario di fondazione dell'Internazionale situazionista (Cosio d'Arroscia, 28 luglio 1957) e il 50º dalla prima pubblicazione de La società dello spettacolo. L'interesse per tale libro - scritto da Debord nel 1967 (alla vigilia dei grandi movimenti studenteschi del '68) - tende a cresce col passare degli anni. Ci è sembrato giusto, quindi, far conoscere meglio la figura di questa sfuggente personalità destinata ormai a una fama crescente. Giorgio Amico offre una ricostruzione «classica» della vita di Debord, parlando anche delle sue storie personali, delle sue esperienze politiche e delle vicende a lui collegate dell'Internazionale situazionista.
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1. Gli anni oscuri (1931-1950)
L'enfant perdu - Un passato rimosso - La scoperta del surrealismo - Lo sbarco dei lettristi a Cannes
2. La traversata del lettrismo (1951-1952)
Saint Ghetto des Prets - Debord lettrista - Il cinema senza immagini - Lo «scandalo Chaplin» e la rottura con Isou
3. La prima fase dell'Internazionale lettrista (1952-1954)
Una nuova Internazionale - Ivan Chtcheglov e i misteri di Parigi - La scoperta del «passaggio a nord-ovest» - L'urbanismo unitario
4. Gli anni di Potlatch (1954-1956)
L'epurazione del 1954 - Potlatch, la pubblicazione più impegnata del mondo - Asger Jorn, un marxista critico - Debord marxista - La fine di Potlatch
5. Verso la creazione dell'Internazionale situazionista (1956-1957)
Il Congresso di Alba - L'affaire di Bruxelles - Una unificazione difficile - Il Rapporto sulla costruzione delle situazioni - La «Conferenza» di Cosio d'Arroscia
6. Dopo Cosio d'Arroscia: la costruzione del mito (1957-1960)
Si deve creare una leggenda su di noi… - Essere nel mondo, ma non essere del mondo - Una rivista di tipo nuovo - Il rapporto con l'arte: una questione irrisolta - Il dibattito Debord-Constant e la conferenza di Monaco - Contro il cinema - Memorie
7. Cronache situazioniste (1960-1961)
Le espulsioni - L'uscita di Constant - La Conferenza di Londra - La guerra d'Algeria e il Manifesto dei 121 - Henri Lefebvre, un amore finito male - Un professore contro la società delle merci
8. Debord militante politico (1961-1962)
La crisi del Pcf e dello stalinismo - L'avvicinamento a Socialisme ou Barbarie - La militanza in Pouvoir Ouvrier - Le dimissioni di Jorn e la Conferenza di Göteborg - Le Tesi di Amburgo, l'espulsione del gruppo Spur e la lotta contro il «nashismo»
9. Per il potere dei consigli operai (1962-1967)
Una avanguardia rivoluzionaria di tipo nuovo - La Conferenza di Anversa e la campagna contro il totalitarismo cibernetico - La rivolta di Watts, la contestazione giovanile e le lotte del Terzo mondo - La VII Conferenza dell'IS - Lo scandalo di Strasburgo - La società dello spettacolo
10. Ascesa e caduta dell'Internazionale situazionista (1968-1972)
Ben venga Maggio… - La macchina del recupero - La Conferenza di Venezia e la lenta agonia dell'Internazionale situazionista - La «Vera scissione nell'Internazionale situazionista»
11. L'amara vittoria di Guy Debord (1973-1994)
Gérard Lebovici, editore controcorrente - L'autoesilio in Italia - Il periodo spagnolo - Un borghese amante del lusso? - L'affaire Lebovici - Diventare invisibili - Gli anni di Champot
12. Il mondo brucia. Debord vive
Bibliografia
Codice:
9788845703140
Prezzo: € 19,00
iva inclusa
